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Traversata del Monte Civetta

22/23-08-2019

Si chiudono le trasferte alpine di agosto con un bel trekking sulle alpi bellunesi, attorno al maestoso monte Civetta, che sovrasta Alleghe e il suo lago.

Il meteo ci tiene sulle spine fino all'ultimo, decidiamo di rischiare e la sera prima troviamo 4 posticini nel bivacco del rifugio Tissi, posto a quota 2250 e di fronte all'immensa parete occidentale del Civetta.

Lasciamo la macchina ad Alleghe e prendiamo il primo tratto della cabinovia fino a piani di Pezze, da qui proseguiamo a piedi risalendo la pista da sci fino al rifugio casera di Pioda, che purtroppo è chiuso...la birra deve aspettare, ma alla nostra sinistra si mostra intanto il monte Pelmo, tronfio nella sua coltre di nuvole.

Da qui c'è da rampare decisi verso il rifugio Coldai...l'ora è perfetta per pranzare e trovato uno dei pochi tavoli liberi ne approfittiamo.

Grappa e caffè e riprendiamo alla volta dello splendido lago di Coldai, incastonato in una piccola conca e pieno di turisti, da qui scavalliamo e siamo sotto alla parete occidentale del Civetta, sopra noi quasi 1000 metri di parete rocciosa verticale, ogni tanto si stacca qualche pietra e sotto ai nostri piedi ci sono gli sfasciumi di millenni...così e così fragile...

Proseguiamo sull'Alta Via delle Domoliti, sentiero 1 (che porta dal lago di Braies a Belluno) tra splendidi panorami e lingue di neve, fino all'ultima ripida rampa che ci porta al rifugio Tissi.

Una bella cena e un cielo pieno di stelle coronano la giornata.

Il risveglio è un po' umido, grossi nuvoloni si sono stampati sulla parete del Civetta e buttano qualche gocciolina d'acqua...decidiamo di proseguire per l'Alta Via e scendere a Listolade, per rientrare ad Alleghe poi col bus

Anche oggi i panorami lasciano senza fiato...come i 1600 m di discesa non stop, che fiaccano anche le nostra gambine...alleggeriamo con sosta pranzo al rifugio capanna Trieste prima di spararci gli ultimi massacranti 5 km di asfalto in discesa fino al paese.

Che dire, panorami fantastici, il monte Civetta s'è dimostrato una rivelazione (quasi come il suo vicino monte Pelmo)...la sola nota stonata è il finale su asfalto, ma le alternative erano più lunghe e laboriose.

Nota di merito anche al rifugio Tissi per l'ospitalità e l'accoglienza, nonchè per la posizione veramente unica su questo teatro naturale.

In totale sui 26 km percorsi e circa 1200 m di salita e 2200 m di discesa fatti.

 



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